lunedì 14 febbraio 2011

Marlene Dietrich






Fra le più note icone del mondo cinematografico della prima metà del Novecento, la Dietrich fu un vero e proprio mito ed una diva, lasciando un'impronta duratura attraverso la sua recitazione, le sue immagini e l'interpretazione delle canzoni. Gli aggettivi che meglio si addicono alla sua straordinaria voce sono: ammaliante e sensuale. Un mix, raramente ripetuto dopo di lei, che è sufficiente a farla entrare nella leggenda dello show come modello di femme fatale per antonomasia. 


Grande scrittrice di lettere e diari, ha raccolto nella sua casa a Parigi circa 300.000 testimonianze della sua vita.


" I monologhi sentimentali non si addicevano al mio registro. Dovetti quindi adottare uno stile diverso, insinuarmi faticosamente nella pelle di un altro tipo di donna. Non era una donna che mi piacesse. Ma imparai dolcemente tutte le sue detestabili battute."


Dichiaratamente bisessuale, la Dietrich ebbe numerosi amanti famosi, sia nel mondo del cinema sia tra scrottori, uno dei quali Hemingway. Le donne erano affascinate da lei e gli uomini ammaliati dal suo fascino.


Biografi e cronisti di gossip più volte l'hanno descritta come accanita fumatrice e ottima cuoca. Ma, nonostante Marlene amasse cucinare per i suoi amanti, seguiva perennemente una rigida dieta alimentare.


A breve distanza una dall'altra, fra il 1979 e il 1984, pubblicò due autobiografie, la seconda delle quali intitolata Marlene D..


Marlene è stata la prima donna a farsi assicurare le gambe stipulando un contratto con la società londinese Lloyd's.


A Berlino le è stata dedicata una piazza.


Voci dicono che Bob Dylan si sia ispirato a lei nello scrivere la canzone Forever Young.


L raffinata immagine di Freddie Mercury nella copertina dell'album QUEEN II del 1974 è ispirata ad una famosa foto della diva.





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